Calcio Serie A

Juventus: Vedi il Napoli e poi perdi

27 Marzo 2010 14:24 - M. Francescato
Juventus: Vedi il Napoli e poi perdi - Notizie Calcio

Ennesima sconfitta racimolata da una Juventus allo sbando nel posticipo della 30esima giornata, contro un Napoli che non vinceva da due mesi, ma si sa, in questa stagione le squadre in crisi basta che giochino contro la Juve e subito si risollevano.

La stagione fallimentare dei bianconeri sembra rievocare
un'altra annata nera, quella della Juventus di Maifredi, quando la squadra finì settima in classifica tra lo stupore generale. Almeno quella volta la colpa si poteva imputare al modulo che mal si confaceva alle caratteristiche dei giocatori, quest'anno invece sembra tutto sbagliato: il modulo e i giocatori, la mentalità, la condizione atletica, e alla luce dell'inspiegabile sostituzione di Del Piero per Grygera di ieri sera, giusto per cedere più spazio ad Hamsik & co. e far salire A LORO la difesa, una perseverante mal gestita direzione tecnica.

L'unico criterio di Zaccheroni sembrava essere quello di sostituire gli ammoniti. Ma prima di passare all'analisi della partita un'osservazione sui numeri: questa è l'undicesima sconfitta in campionato per la Juve dopo 30 giornate. Più di una sconfitta ogni 3 partite. Vuol dire che ogni mese questa squadra subisce ALMENO una sconfitta...

NAPOLI - JUVENTUS
Ormai già troppe volte abbiamo visto che quando la partita sembra partire subito in discesa per i bianconeri già dai primi minuti, la batosta finale appare inevitabile. La gioia che scaturisce dopo un gol maturato alquanto presto produce l'effetto collaterale di un senso generale di appagamento che si ritorce su tutta la squadra. I passaggi e i rinvii vengono eseguiti con troppa leggerezza; è successo contro il Bayern e il Fulham in Europa, con lo stesso Napoli nel girone di andata, al San Paolo era inevitabile che si riproponesse il solito copione.

Saranno fantasmi di tattica trapattoniana che aleggiano sul campo... Fatto sta che dopo il vantaggio di Chiellini al settimo (menzione particolare per lui: è il giocatore che ha tentato più conclusioni verso la porta avversaria di tutti i suoi compagni finora, sicuramente più di Diego o Amauri...il che è tutto dire...) la squadra si ritira nel suo guscio.
Almeno tentasse di imbastire un rapido contropiede... macchè, solo rinvii alla cieca che potrebbero favorire solo giocatori come Robben, C.Ronaldo o Ribery se fossero in campo, non certo l'ottuagenario Del Piero o il "gatto di marmo" Amauri. Paradossalmente l'occasione sciupata da Hamsik col rigore calciato alto adagia ancora di più sugli allori la Juventus e mette le ali al Napoli. Hamsik si fa perdonare dopo 3 minuti, infine il Napoli "riscopre" le sue punte Quagliarella e Lavezzi, non certo bombers di razza, a secco anche loro da molte partite, ma per l'occasione basterebbe anche Bobo Vieri, e così aggancia la Juve in classifica.

CONSIDERAZIONI FINALI
Il problema maggiore dal punto di vista tattico pare essere la mancanza di un "laccio" tra centrocampo e attacco, il che va a scapito della fluidità della manovra. I due reparti interagiscono poco e male fra di loro, eppure ieri sera c'erano Camoranesi e Candreva, i più propositivi della squadra.
La loro prestazione opaca ingiustificata ha finito per incidere molto gravemente sulla
qualità generale del gioco in fase di possesso palla. Ormai bisogna riconoscere che il progetto iniziale della "diga" a centrocampo perpetuato dalla società da due anni ormai con gli acquisti di Poulsen e Felipe Melo, per permettersi un tridente in attacco, è fallimentare. Senza un giocatore infatti alla Pirlo o alla Xabi Alonso il tridente è fine a se stesso, in altre parole la squadra gioca come fosse in inferiorità numerica.

Poi ci sono anche molti dubbi sulla qualità dei singoli... ormai cos'ha Grosso che De Ceglie non ha? Purtroppo queste tacite gerarchie sono ancora presenti tra la squadra, senza il coraggio di cambiarle non arriverà mai un salto di qualità.