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Salute > Dieta Mediterranea
La dieta mediterranea aiuta a ridurre il rischio di sovrappeso e di obesità, si riducono così le probabilità di essere colpiti da patologie legate all`apparato cardiovascolare.

I benefici non si limitano però solo all`apparato cardiovascolare, ma la dieta mediterranea riduce del 13 per cento l`incidenza di parkinson e alzheimer, del 9 per cento quella per problemi cardiovascolari e del 6 per cento quella del cancro.

Purtroppo, negli ultimi anni i consumi di frutta e verdura si sono ridotti considerevolmente. Stando alle ultime stime, il consumo è diminuito del 20 per cento.

Nei primi mesi del 2008 si è registrato un ulteriore calo di numerosi alimenti tipici della dieta mediterranea: frutta del 3 per cento, l`olio d`oliva del 3,2 per cento, pane del 2,8 per cento,vino dello 0,8 per cento e verdura dello 0.7 per cento.

Questo calo viene dalle giovani generazioni.

Se fino a questo momento l`età media degli italiani è aumentata anno dopo anno fino ad arrivare a 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, con l`abbandono della dieta mediterranea si potrebbe assistere ad un`inversione di marcia.

Numerosi studi hanno confermato che pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno notevoli benefici sulla salute contribuendo a ridurre la mortalità del 9 per cento.

I bambini delle nuove generazioni potrebbero però essere i primi a vivere meno dei genitori a causa dei rischi legati all`obesità.

In Italia, ben il 12,6 per cento dei bambini che frequentano le scuole elementari e medie sono obesi o a rischio obesità, la percentuale arriva addirittura al 22 per cento se si considerano solo i bambini della città di Napoli.

La media nazionale è di un obeso ogni dieci abitanti, se però si osservano solo i dati delle nuove generazioni ci si rende conto che si è davanti ad una situazione preoccupante.

Come già accennato, il 12,6 per cento dei giovani presentano problemi di obesità e ben il 35 per cento sono in sovrappeso. Il problema è fondamentalmente legato all`abbandono della dieta mediterranea e ad un incremento di cibi grassi e ricchi di zucchero come ad esempio le bibite gassate.

Sebbene i cereali siano ancora degli ingredienti importanti, nel tempo il loro "spazio" è stato man mano diminuito a favore di frutta e verdura.

La dieta mediterranea è inoltre caratterizzata da una maggiore presenza di pesce rispetto alla carne rossa.

Anche l`importanza di broccoli, cavoli, cavolfiori nella prevenzione del tumore alla prostata.

Per prevenirei tumori dell`apparato genitale maschile bisognerebbe mangiare almeno 400 grammi di broccoli, o altre verdure della stessa famiglia, a settimana.

C’è da dire però che gli alimenti consigliati dalla dieta mediterranea inducono poca sazietà e quindi risulta un po’ più difficoltoso il mantenimento del peso corporeo.

Considerando che un individuo può affrontare due pasti e tre spuntini al giorno e che uno spuntino apporta un contributo calorico dimezzato rispetto a quello favorito da un comune pasto come cena o pranzo, si può dire che ogni pasto deve verificare i seguenti vincoli: 75 grammi di carboidrati, 19 grammi di proteine, 14 grammi di grassi e l’apporto di 500 kcal.

Secondo la dieta mediterranea si può quindi consumare a pranzo un buon piatto di pasta condito col pomodoro ma se si aggiunge un cucchiaio d’olio e un altro cucchiaio di parmigiano ci si trova ad aver raggiunto la “quota massima” di grassi consigliati dal regime della dieta mediterranea.

Se si sceglie di accompagnare il piatto di pasta con un secondo costituito da una insalatina, una fettina di formaggio o un piatto di verdure, non si potrà usare come condimento l’olio sennò si supera di nuovo il valore limite di grassi consentiti per pasto.

In definitiva, una persona che segue la dieta mediterranea deve accontentarsi di pranzi poco conditi e quindi assai poco saporiti.

Lo sbilanciamento a favore dei carboidrati inoltre, può favorire in un soggetto che pratica la dieta mediterranea la comparsa di sbalzi glicemici.

Consumare principalmente verdura in una dieta mediterranea può favorire la sazietà ed allo stesso tempo l’assunzione di poche calorie.

La pasta invece è un alimento che sazia poco e quindi è facile sgarrare nella quantità che si vuol mangiare, con la conseguenza di un apporto troppo elevato di calorie.


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